La colonna sonora in un film è una componente essenziale.
Compositori memorabili sono entrati nella storia del cinema per aver regalato al pubblico musiche mozzafiato. Capaci di far emozionare ancor più delle immagini.
Esiste però una sfaccettatura del suono in un film che non viene mai presa in considerazione.
Stiamo parlando dei Sound FX (effetti sonori), contrariamente agli effetti speciali visivi più evidenti i Sound FX sono nascosti e difficili da notare.
Quando viene girata una scena non sempre il fonico e il microfonista hanno la possibilità di catturare l’audio, pensiamo ad uno scontro aereo, un verso di un T-REX oppure un dialogo su una spiaggia ventosa. Le sequenze vengono quindi realizzate prive di audio e sarà compito dei noise maker e i suoi sound FX, andare a ricrearne l’ambiente sonoro.
Seguendo l’andamento della scena ricreano mediante oggetti di uso comune o sfregamento dei vestiti quello che succede visivamente.
Ma non sempre è così facile. Quando si devono realizzare dei passi su terreni non convenzionali come ghiaia o sabbia, si crea una piattaforma di legno. All’interno è inserito un materiale che sonoramente assomiglia a quello della scena, per poi replicare i passi.
Insomma è un po’ un mondo magico e anche un po’ buffo a vederli su youtube.
Ci sono video di noise maker che piegano ortaggi per simulare ossa rotte o scuotono pannelli di alluminio in modo da simulare tuoni.
Bisogna però ricordare sempre che i noise maker lavorano sempre a stretto contatto con i sound designer.
Poiché non tutti i suoni possono essere replicati fisicamente devono essere riadattati o creati da zero.
Uno storico esempio è quello del tirannosauro in “Jurassic Park” dove vengono mixati e rielaborati i versi di tre animali prima di arrivare a quello del mostro preistorico.
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