Ora passiamo a “come inquadrare dei soggetti che interagiscono tra loro o che compiono movimenti”.
Prima di iniziare a leggere vi ricordo che ho realizzato un video corso GRATUITO della durata di 2 ore, dove approfondisco questo e altri argomenti. Potete vederlo o qui sul sito oppure su Youtube.
Dobbiamo anzitutto dare dei nomi a queste inquadrature in modo che sia più chiaro capire a cosa si faccia riferimento.
Per farlo utilizzeremo le nomenclature più utilizzate nel cinema.
Questo anche se può sembrare superfluo ci aiuterà meglio a capire come trasmettere e valorizzare al meglio un concetto o un movimento dentro ad una inquadratura.
Ma non solo, infatti ci sono particolari accorgimenti tecnici che si adattano ad un’inquadratura piuttosto che a un’altra.
Campi e Piani
Tutte le inquadrature dove il soggetto è predominante rispetto all’ambiente circostante prendono il nome di piano. Ovviamente nel cinema ne esistono molti di più ma noi ci concentreremo su questi:
Premetto che tutti i campi li analizzeremo come statici e non in movimento. Questo perché realizzare delle clip in movimento è uno step successivo e avanzato.
Figura intera
Nella figura intera l’attore è rappresentato totalmente, dai piedi alla testa.
Questo tipo di inquadratura evidenzia la postura e la fisicità dell’attore. Oppure mostra con chiarezza il suo outfit. Consente di mostrare tutti i suoi movimenti, quindi questo tipo di piano è utilissimo per video di Fitness o sfilate di moda.
Tuttavia perdiamo il focus sul viso del nostro personaggio. A livello di illuminazione possiamo utilizzare un setup simile a quello di un campo lungo che abbiamo visto prima, quindi cercare di illuminare bene la scena e il soggetto.
Piano americano
Nel piano americano l’attore è inquadrato dalle ginocchia alla testa; questo particolare tipo di inquadratura era molto utilizzata nei film western in cui era necessario inquadrare gli attori dalla testa alle pistole, che appunto scendevano sotto la cintura. Questo è un campo che io sconsiglio a tutti quelli che iniziano a girare video da soli per la propria attività, il rischio in questo caso è di “tagliare” male il nostro personaggio e quindi di creare una brutta in quadratura.
Utilizzata solo se strettamente necessaria, quindi se per problemi di spazio o scenografia dovete tenere largo il piano ma non riuscite ad inquadrare anche gambe e piedi.
Nel piano americano abbiamo la necessità di spostarci più vicino al soggetto con il nostro cavalletto, ricordatevi che è sempre necessario spostare la camera e se ne disponete i vostri illuminatori per ogni inquadratura che cambiate.
Per quanto riguarda il setup la vostra luce può essere ancora ambientale, in quanto avete bisogno di illuminare il soggetto, ma anche il vostro sfondo.
Piano medio
Nel piano medio l’ambiente non è più riconoscibile, mentre l’attore inquadrato dalla vita in su riempie la scena. Questo campo può tornare utile per svariati scopi. Imprimis perché è un campo che ci permette di avere un’ottima visuale sia sulle mani del personaggio che sul suo volto.
Quindi possiamo utilizzarlo per un soggetto che lavora al computer oppure cucina in un ristorante. Insomma è molto utile per mostrare sia l’emotività data dal viso, sia l’azione che compie.
In questo caso il soggetto ha bisogno il più possibile di una luce che lo illumini, una soluzione sicuramente può essere quella di posizionare una luce dedicata, come un faretto o un softbox.
Se non disponete di questi elementi potete posizionare una luce “scenica” quindi una piantana oppure una abat jour vicino al soggetto, in modo che lo illumini bene.
Primo Piano
Arriviamo al piano più conosciuto di tutti.
Nel primo piano viene inquadrato l’attore dalle spalle in su; viene utilizzato per rivelare gli stati d’animo dell’attore. Ovviamente il primo piano lascia tutto quello che è lo spazio circostante fuori dall’inquadratura e quindi oltre che per l’emotività del personaggio ci è utile per mostrare accessori come orecchini oppure dettagli del viso come make up.
Sul primo piano la luce è fondamentale, più che dirvi e cose da fare (ovvero la cosa migliore cioè piazzare un illuminatore dedicato) posso dirvi cosa non fare.
Cosa non fare nel primo piano
Non posizionate il vostro soggetto sotto una luce perpendicolare proveniente dall’alto, esempio un lampadario o luce di mezzogiorno, questo creerà brutte ombre sotto gli occhi e il naso.
Non utilizzate fonti di luce diretta come il flash o lampade.
Cercate di illuminare con luce naturale, oppure posizionando il soggetto di fronte a un’ampia finestra.
Una buona idea in questo caso può essere quella di utilizzare una lente (se aveta una camera) con un millimetraggio tra il 50mm e 85mm. Se invece disponete di uno smartphone potete impostare la funzione ritratto oppure 2x.
Particolare
Il particolare è l’inquadratura di una piccola parte del corpo umano: gli occhi, le mani, la bocca.
Facendo un esempio, questo piano possiamo utilizzarlo quando non ci interessa mostrare tutto il make up del nostro soggetto o il suo viso, ma ci basta solo il contorno occhi. Oppure quando vogliamo che si capisca che il nostro personaggio ha osservato e guardato un oggetto vicino a sé.
Dettaglio
Il dettaglio come per il particolare è l’inquadratura di un elemento di piccole dimensioni, ma a differenza del particolare il dettaglio non mostra una parte del corpo umano ma un oggetto. Quindi possiamo utilizzarlo per un oggetto posizionato su un tavolo o per un orologio che indossa il nostro modello. Sia per il dettaglio che per il particolare, il tipo di illuminazione deve essere molto ravvicinato in modo da esaltare le forme. Non puntiamo mai, come detto in precedenza una fonte di luce in direzione di quello che stiamo riprendendo. Facciamo anche attenzione alle superfici riflettenti come bottiglie e gioielli. In questo caso per non avere troppi riflessi sarà necessario aumentare la potenza luminosa della nostra luce ma allontanarla dall’oggetto, in modo che non sia evidente sulla superficie.